“Maggio è il più bel mese che ci sia, perché dedicato alla Vergine Maria”, dice il proverbio. Ed ecco una parte di un inno alla Madonna estratto dal mio poema “La via santa”.
... Negli occhi turchini, nel dolce viso,
fremer di ombre, o il Paradiso?
Maria la pazza, la visionaria,
che amore cercò tra i figli dell’aria.
Maria tenera e piccola donna
cui Amor Divino strappò la gonna.
Di cielo e grazia, ricolmi e quieti,
gli occhi abbassati, i pudori segreti.
Tremula stella della mattina,
celeste essenza tra noi peregrina,
amante mistica de’ cavalieri
in reami persi e sogni d’ieri,
femmineo fiore, brezza di maggio,
languor di sangue, paradisiaco passaggio.
In Te trillar rondini, svolar di gabbiani,
pueril purezza, congiungersi mani.
Ai piedi le rose, secche e sbiadite,
profuman di sogni, di fievoli vite.
Ma chi, chi, in terra od in cielo,
l’Universo pose sotto il tuo velo
e Signora ti fe’ di luna e mistero,
incantatrice del dragone-serpente,
invitta Dea che s’erge sul niente?
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Tu, donna-madre, amor sofferente
di non aver il figlio sottratto al niente...