Cartoline e lettere al fidanzato lontano per la leva militare o al marito emigrato per mantenere la famiglia, veline imbevute di lacrime e rossetto dei baci, di inchiostro di cuoricini sbavati, viole mammole essiccate tra le pagine di un libro e spedite come qualcosa di sé da toccare e sentire presente, profumi semplici e schietti, raccomandazioni per la salute, giuramenti di Amore eterno. Scritture incerte e tremule come i palpiti del cuore, amori romantici di vite povere e fatte di niente, sani e buoni come il pane o il focolare, sogni e speranze che erano il sale della vita. Attese e assenze interminabili, sacrifici e rinunce, solitudini scaldate solo da una piccola e immensa fiamma nel cuore, che forse è la sola cosa che conta nella vita.


Le tengo ancora tutte in una scatola fiorita. Di loro non ne so più quasi nulla, rimangono le loro parole su carta
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