BABBO NATALE, PER TRADIZIONE,
PORTA LE CHICCHE, MA ANCHE IL CARBONE
“Coronaviro, Coronaviro… Io ti frego, leggo un libro” è non a caso il titolo del mio ultimo libriccino per bambini. Ma tanta gente sembra voler andare in direzione ostinatamente contraria e sogna solo di rituffarsi al più presto nel consumismo più insensato, in affollamenti e baldorie incoscienti, in divertimenti distruttivi, con la scusa proprio del Natale, che dovrebbe essere invece un momento di riflessione, presa di coscienza e rinascita. Attizzati in ciò dai soliti pifferai, sciacalli e venditori di fumo che sbraitano da social e televisioni. Senza nessun rispetto per chi è morto, per chi soffre negli ospedali, per chi si ammalerà e morirà ancora. Nemmeno per la loro stessa vita, tutti presi dalla frenesia di bruciare l’attimo presente, e poi caschi pure il mondo. La filastrocca che segue è pensata forse più per i grandi che per i piccoli, ma si rivolge ai bambini, perché non di rado i piccoli sono più grandi dei grandi, e i grandi più piccoli dei piccoli.
Filastrocca di Babbo Natale Arriverà prima Babbo Natale senza il via vai della vita normale. Troverà un mondo più attento e buono, con meno code, smog e frastuono. Donerà ai bimbi le cose più belle che vivono solo sopra le stelle da dove porta anche i baci e i saluti dei tanti nonni che son deceduti soli e intubati in un freddo silenzio in questo triste e terribile tempo. Chi non tien la mascherina avrà un’amara medicina, per chi gli altri mette a rischio cartellino rosso e fischio. Vien dal ciel Babbo Natale per chi è buono e chi sta male, e a Gesù, poero bambino, darà il latte e il semolino. Lui non può dimenticare chi annaspa in mezzo al mare; ma a chi ha tanto e non è contento porterà cenere e vento. A chi sta al freddo e ha fame dà il piumino e il salame, a chi soffre solo e tace caldi abbracci e un po’ di pace; ma chi tutto vuol e si magna solo avrà gelo e sciampagna, a chi taglia alberi o inquina pipì e cacca di gallina. Però a tutti vuole bene e a nessuno augura pene. A chi odia ed è cattivo porterà un ramo d’ulivo, a chi semina bugie leggerà belle poesie. Il contastorie Sergio Giovannetti
