La mia poesia con cui ho partecipato alla serata dell’Associazione culturale “Poeti solo poeti poeti” dedicata alla Primavera
Idillio fluviale
Scintilla l’acqua… Sulla golena
alita languida vaga sirena.
Dolce sentirsi e non fare niente,
cullar lasciarsi dalla corrente.
Da brezze lievi e sole baciato
si allarga il petto, s’apre il creato.
Scalpita il cuore, pazzo cavallo,
qui è la vita, è qui lo sballo!
Ti senti al mondo, ci sei davvero,
respiri e vedi, sei più del pensiero.
Sei visto e vedi,
salda è la terra sotto i tuoi piedi.
Vedi e sei visto,
è tutto nuovo, fresco, imprevisto.
Trillar di rondini, fiori sbocciare,
farfalle tremule, ronzii d’alveare.
Grida briose dalle finestre,
fragranze intense di rose e ginestre.
Respirar fiori su morbidi seni,
occhi negli occhi, fondi e sereni.
Languore trepido, spinti sorrisi,
dolce sfiorarsi di pelle e visi…
Brividi lunghi, congiungersi mani…
cieli rosati, aquiloni e gabbiani.
Convolare sulle acque e sull’erba
in un groviglio di anime e membra,
come due uccelli in volo d’amore
esser tutt’uno, cuore su cuore.
Trascorre l’acqua, fa mulinelli,
d’erbe novelle carezza i capelli.
Vele s’incrociano, multicolori.
Luccichio d’occhi, di sassi e fiori.
Si canzonano e si spruzzan per gioco
ragazze brune dagli occhi di fuoco.
Guizzano pesci e iridati germani,
sprizzan goduria con riti arcani.
Anima e bocca inebria il sapore
di lillà, gelsomini e viole.
Cresce e s’innalza, vola la vita,
si sente bella, si sa infinita.
Tra forme soavi e bianco fiorire
essere gioia, di gioia morire.
