Maremma

La spiaggia della foto, in seguito soprattutto alle ultime disastrose mareggiate, oggi non è più così.  Alla Maremma, che molto mi sta nel cuore, è dedicato questo mio sonetto. Lo feci per partecipare al Premio Letterario Renato Fucini, in Maremma. Non ebbe nessun riconoscimento, così come nessun voto, o commento, ha ottenuto ad altri due premi lettetterari in rete. A me pare che un po’ riesca a rendere, col ritmo, la metrica e le risonanze delle parole, la magia, lenta e profonda, della Maremma, dei suoi silenzi densi e echeggianti il canto delle cicale, l’immobilità greve delle distese di mare, terra e calura, ecc. ecc.

torremozza

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Maremma

Dentro il forteto infuria il cinghiale;
moreschi arrembaggi, bombarda rimbomba,
tra torri ombrose, e forti sull’onda.
Zufolan fauni, dentro il maestrale.

Chimere immote, frangere biada,
oblunghe corna, rimeggiare sull’aia;
approdo, o fine d’ogni viaggio,
di greggi montane sperduto miraggio.

Spoglie spettrali, obliata speranza:
romiti, butteri e rii malandrini
il morso, vissero, degli acquitrini,
videro in faccia la falce che danza.

Scivola il lupo, rista la paranza,
ristagnar specchi, frinir di cicale;
disegni lontani di monti d’opale.

Maremma, mal mare, malia, mala aria,
mal detta, maiala, maliarda sicaria;
male-amor che perder fa l’ala.

Ghirigori tenui d ‘onde lontane,
incanto greve, mar di malinconia!
Al canto del chiu, la nostalgia,
si culla in miasmi, ansima con la Pia.

Sergio Giovannetti

Categorie Senza categoria

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo:
search previous next tag category expand menu location phone mail time cart zoom edit close