In occasione della santa Pasqua un estratto, come al solito assai critico di tutti i riti umani, dal mio poema “La via santa”
8. Per la Pasqua del Signore
Per la Pasqua del Signore
non un fiore in fondo al cuore.
Lande pingui e desolate,
vuote e stridule risate,
uova uccise e decorate,
sangue d’agnello o di castrato,
miasmi di fritto e di stufato.
E schiamazzi di campane,
echi di felicità lontane…
Fischia il vento, per chi è solo:
… canti d’infanti, riccioli d’oro.
Cosa vale un’ostia in bocca
se da dentro niente scocca.
Sopravanza i sogni, l’ala del Risorto,
tra ulivi, giace, la fede, nell’Orto.
Gaudio in excelsis, Resurrezione!
In ciechi vicoli lordi e spietati
da Lui vivente vissuti e destati,
irredenta geme occlusa Passione…