San Rocco pellegrino

Si celebra oggi con feste popolari in molte parti d’Italia San Rocco, protettore dei pellegrini, degli appestati, malati, cani e animali.  Questa mia composizione in rima si richiama alla leggenda ed è pubblicata nel mio libriccino, del tipo dei libretti popolari di altri tempi, dal titolo “E san Rocco… fece un fiocco”.

San Rocco pellegrino

Va e va per il suo cammino,

va san Rocco peregrino…

Ad un passo, su per il monte,    

mentre beve ad una fonte,

un feroce malandrino   

minacciava il pellegrino, 

– O la vita, o il malloppo!

Ma non si turbò san Rocco

e alla spada fece un fiocco.

All’assassino, da quel dì lì,

sol per il grano la lama servì.

Viva, viva, viva San Rocco,

tra i cuori intrecciò un fiocco.           

In un borgo una donnaccia

gli fe’ un cenno e la linguaccia.

Sputò lui, e disse – Mai sia,

con quella di’ l’Avemaria.

Vergognosa, ella, e in gran pianto

si velò e seguì il buon Santo.

Lungo il ciglio, abbandonato,

geme a terra un appestato.

Si chinò, e non s’udì voce,

gli fe’ un segno della croce.

Sia san Rocco ognor lodato,

ei s’alzò non più malato!              

Acre fumo e ceffi immondi,

dentro un borgo, nei dintorni.

Che non videro i suoi occhi!

Per le strade corpi a mucchi,

e traboccare carri e ceste

di malati, morti e peste.

Nelle chiese e sulla piazza

gente infetta, gente fiacca,

e oltre ancora, in una buca,

carne umana frigge e brucia.

– Tutta colpa del malocchio! –,

gli fa un tizio senza un occhio.

– Nel paese c’è una strega!

Tace il Santo, tace e prega.

Pregò il popolo col Santo

e cessò il morbo ed il pianto.

Non ebbe onori, non ebbe gloria,

ma ne’ cuor lasciò memoria.

Viva, viva santo Rocco,

che guariva con un tocco.

                   ***

Va san Rocco nel ritorno,

e bisogno non ha del forno.

Lo accompagna muto un cane:

in bocca stringe sempre un pane.           

Viva, viva Santo Rocco,

peregrina e campa a scrocco:

per sfamare chi ha fame

tira un po’ la coda al cane.

Tra le nebbie, giù in città,

lo imprigiona il podestà,

– Questa storia qui non va!

Dormi in strada, e quel tuo lupo

ruba il pane, e mangi a ufo…

Non sei figlio di Maria,

o se’ un ladro, o una spia.

Pussa via te e il tuo fagotto,

o fai a vita il galeotto!

Disse lui – Guarda gli uccelli,

non lavorano e son belli,

non lavora nessun fiore,

lassù a lor pensa il Signore.

E in silenzio e a capo chino

prega e accetta il suo destino:

finir come un malandrino!

Viva San Rocco pellegrino

degli infermi paladino,

protettor di ogni animale,

refrigerio a chi sta male.

Viva viva Rocco Santo,

del creato asciugò il pianto.

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