Povere foglie frali

“Si sta /come d’autunno/ sugli alberi/ le foglie” scriveva Giuseppe Ungaretti per far comprendere lo stato dei combattenti al fronte nel 1918. Che è poi la condizione stessa di ogni essere vivente. Specialmente nell’età autunnale della vita, quando si vedono i coetanei andarsene in silenzio uno a uno, e la sopravvivenza pare una corsa a eliminazione. Non a caso proprio in questi giorni, tra il volteggiare delle foglie che cadono e un sole stentato e pallido, da sempre si commemorano i morti.

Imitazione, di Giacomo Leopardi

Lungi dal proprio ramo,

povera foglia frale,

dove vai tu? Dal faggio

là dov’io nacqui, mi divise il vento.

Esso, tornando, a volo

dal bosco alla campagna,

dalla valle mi porta alla montagna.

Seco perpetuamente

vo pellegrina, e tutto l’altro ignoro.

Vo dove ogni altra cosa.

dove naturalemente

va la foglia di rosa,

e la foglia d’alloro.

Categorie Senza categoria

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo:
search previous next tag category expand menu location phone mail time cart zoom edit close