La sapienza popolare faceva largo uso delle rime, quasi che la rima avesse in sé qualcosa di magico e rivelasse verità profonde. Tanto che a volte si ha l’impressione che molti detti abbiano avuto origine non da una lunga osservazione e millenaria esperienza, bensì in buona parte dal puro gioco delle rime. Cosa che si ritrova alla grande nei proverbi, formati spesso da una rima abbinata al nome del Santo di quel giorno. Il mese di luglio ne offre moltissimi esempi: A SAN BONAVENTURA (15 luglio), S’E’ FINITO DI MIETERE IN PIANURA; FINO A SANTA MARGHERITA (20 luglio), IL GRANO CRESCE NELLA BICA; PER SANTA MADDALENA (22 luglio), SI TAGLIA L’AVENA; ma anche: PER SANTA MADDALENA, LA NOCCIOLA E’ PIENA; PER SANTA CRISTINA (24 luglio), LA SEMENTA DELLA SAGGINA. Ma le rime che si possono abbinare a una parola sono più di una e così si ha: LA PIOGGIA DI SANT’ANNA (26 luglio), E’ UNA MANNA, e anche: SE LE FORMICHE S’AGITANO A SANT’ANNA, TEMPESTA AI PIE’ DELLA MONTAGNA, e pure: PER SAN GIACOMO E SANT’ANNA, ENTRA L’ANIMA NELLA CASTAGNA
